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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

40 anni di Internet: Cosa non ha funzionato e perché

Leggo molti documenti tecnico-scientifici per lavoro e, in parte, per "piacere". Molti sono interessanti, alcuni molto interessanti. E' raro che trovi un documento che mi appare illuminante. Questo indicato sotto è uno dei pochi documenti in questa categoria. Sembra banale, in quanto è molto discorsivo e parla di molte cose note: IP, DNS, NAT.... In realtà è profondissimo. Una miniera di riflessioni profonde, sintetiche, focalizzate ed, appunto, illuminanti. A mio parere imperdibile per chiunque abbia un qualche interesse negli aspetti tecnici di Internet. Chi non ha la pazienza di leggerlo per intero, legga almeno gli ultimi due paragrafi. Failed Expectations (l'autore, Geoff Houston , fa parte della Internet Hall of Fame )

Il patch che non era un patch

Quanto segue è un patetico quanto inutile tentativo di distrarmi e non pensare alla pessima prestazione calcistica di ieri sera, decisamente non all'altezza dell'evento e dei nostri gloriosi colori. Nella lezione di "Computer Networks and Principles of Cybersecurity" di ieri, mi è stata posta la domanda " E' possibile che un patch introduca nuove vulnerabilità? ". La mia risposta è stata affermativa, ho evidenziato che un patch è un software, quindi può introdurre errori, vulnerabilità, può fare riemergere errori o vulnerabilità presenti e risolti in versioni precedenti, può correggere la specifica vulnerabilità presumibilmente risolta da quel patch solo in parte. Non è frequente, ma può accadere ed è quindi una possibilità da tenere presente. Uno dei numerosi motivi che rendono così complessa la gestione delle vulnerabilità è anche questo. Stamattina ho letto un esempio molto interessante di quanto abbiamo detto. Pochissime settimane fa Microsoft ha ril