Si, avete letto bene. Nulla di particolarmente sorprendente. Come spiegato qui , degli esperti in sicurezza informatica hanno analizzato dei "neurostimolatori", dispositivi da impiantare sotto la pelle e collegare direttamente al cervello per mitigare i sintomi di alcune malattie (dolori cronici, problemi di movimento come quelli provocati dal Parkinson). Ovviamente hanno trovato il modo di modificare in modo non autorizzato la configurazione di un neurostimolatore già impiantato. Il che " could prevent the patient from speaking or moving , cause irreversible damage to their brain , or even worse, be life-threatening ". L'attacco non è particolarmente sofisticato: essenzialmente è bastato ricostruire il formato dei segnali con i quali è programmato il neurostimolatore ed osservare che il protocollo ha garanzie di autenticazione e riservatezza praticamente inesistenti. Ho scritto che questo evento non è sorprendente perché problemi di questo genere sono freq...