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Il ritardo informatico del nostro paese: non diamo tutta la colpa allo stato

Il nostro paese è l'allegro fanalino di quasi-coda in Unione Europea per le competenze informatiche, da sempre.

Non lo dico io, lo dice il Digital Society and Economy Index calcolato sistematicamente ogni anno dall'Unione Europea per tutti gli stati membri (vedi anche la mia brevissima presentazione su "Innovazione e crescita digitale del territorio").

Questo è, secondo me, IL problema di cui tutti dovrebbero preoccuparsi ma di cui nessun mezzo di comunicazione, personaggio/partito politico parla mai.

Temi di questo genere emergono ogni tanto solo per fare annunci mirabolanti delle nostre magnifiche sorti future. Mai nessuno che confronti ciò che abbiamo noi con ciò che hanno gli altri (o che confronti ciò che ci è stato promesso due anni fa con ciò che abbiamo oggi, ma questo non è un problema peculiare dei servizi informatici).

A parte questo, mi pare interessante evidenziare che la colpa non è tutta dello "stato" (politica, burocrazia, enti pubblici centrali/locali etc).

E' molto ben distribuita anche al di fuori dello "stato". Basta osservare questo grafico. Mostra la percentuale di aziende che hanno offerto corsi ICT ai propri dipendenti. No comment.


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