Proprio nella lezione di oggi, a Reti di Calcolatori II, abbiamo parlato di ipotesi sugli attacchi ("threat model"), credenziali che viaggiano in chiaro, errori software ed altre amenità del genere.
Appena tornato in ufficio ho letto questa notizia sul "Corriere della Sera", esattamente ciò di cui abbiamo parlato pochi minuti fa:
Truccare il registro? Se è elettronico si può
Il software scelto da 1.300 scuole ha una falla: le credenziali dei prof viaggiano in chiaro, gli studenti possono rubarle
Questa descrizione, peraltro, è discutibile: quando si parla di "falla" di solito si intende che la soluzione ad un certo problema è stata realizzata in modo imperfetto. I progettisti si sono preoccupati del problema, hanno individuato e realizzato delle soluzioni, ma hanno lasciato qualche scenario non previsto dalle soluzioni. In questo caso non mi sembra che si possa trattare di "falla". Sembra che del problema non si siano neanche preoccupati.
La faccenda è triste per tanti motivi e potrebbe essere elaborata da tanti punti di vista: predisposizione del nostro paese all'innovazione, digitalizzazione della pubblica amministrazione, importanza della competenza tecnica etc. Non ho il tempo e la voglia per farlo. Segnalo solo le spiegazioni fornite dall'amministratore delegato dell'azienda, davvero non trovo aggettivi adatti per qualificarle. Dateci un'occhiata.
Spero che il titolo di questo post non abbia generato false aspettative: "come aumentare i propri voti" ma non a Reti (almeno, non con questo metodo).
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